Gennaio 2021
   IN EXTREMIS    
 
Luglio 2023
Lo scompenso mi vuole ricompensare? C’era una volta una ciotola sulla quale erano incise scritte in arabo. Nella ciotola, c’era una misbahah e i suoi grani da lasciar scorrere tra le dita, dopo la preghiera. In fondo alla ciotola, per mezzo secolo, ha riposato una piccola tavoletta di quelle sulle quali i fedeli posano la fronte dopo essersi prosternati, chiamate turbah, spesso in argilla della terra di Karbala, in Iraq. Ci voleva un piccolo miracolo per dare un senso a cinquant’anni di vita, sul fondo di una ciotola. Si diventa più sensibili e riconoscenti e condiscendenti e solidali e compartecipi ed empatici e benevoli e longanimi e indulgenti e comprensivi e tolleranti quando si entra per un ricovero di routine e si finisce in terapia intensiva. Tornato nella camera, trovo un nuovo vicino di letto. Mi accorgo che avremo solo piccoli ritagli di tempo per conoscerci: la gran parte della giornata è dedicata alle abluzioni e alla preghiera, dal risveglio alla tarda serata. Mohamed non è iraniano, come pensavo, ma iracheno. Musulmano, scita e nato vicino a Kerbala. La testa china sul tavolino dove poggia il vassoio di colazione, pranzo e cena, la fronte su un tablet e tutto questo si ripeterà più volte al giorno. Chiede frutta, pesche, banane e poi datteri, procurati subito da un’infermiera. Sulla confezione c’è una grande etichetta Israel e così rimangono in un cassetto. Una notte insonne, penso che non per caso il turbah è rimasto in fondo a quella ciotola per mezzo secolo: aspettava Mohamed. Al momento delle dimissioni, saluto, ma torno subito in camera con una piccola custodia in seta rossa, nella quale è infilato il turbah. Solo dopo qualche secondo Mohamed si rende conto, e posso capirlo, perché a quattromila chilometri da casa puoi aspettarti di tutto, tranne che un infedele, per quanto gentile, possa portare in dono un turbah. Lo bacia, lo appoggia sulla fronte e quando esco vedo che lo infila sotto la camicia e lo fa scivolare verso il cuore. Ricordo che il turbah viene dall’Iran e precisamente da Yazd. Città ai margini del Grande deserto salato, visitata da Marco Polo: “Anche Jasdi è una città persiana bella e nobile e di grandi commerci. Chi vuole partire da queste terre e procedere oltre, cavalca per sette giorni sempre in pianura e trova solo tre luoghi abitati dove è possibile fermarsi. Ma ci sono anche, e spesso, deliziosi boschetti di palme che si possono percorrere a cavallo e sono ricchi di cacciagione di bosco, pernici e coturnici che piacciono molto ai mercanti in viaggio per quei ridenti luoghi. E ci sono bellissimi asini selvatici”.Yazd, patrimonio dell’umanità, che starebbe di diritto tra le Città Invisibili di Calvino, tra le più amate dagli stessi iraniani, forse per il prodigioso salto indietro nel tempo che riesce così spontaneo tra le sue mura di argilla, sabbia e paglia. Prima e dopo Yazd, per decine di chilometri, c’era il nulla del nulla. Ma nel nulla, mi indicano una casupola e in una stanza spoglia, a gambe incrociate davanti alla brace, c’è un uomo che senza una parola, prende un impasto, lo inforna, ci rompe sopra un uovo e infine mi porge un grande pane tondo. “Buoni pensieri, buone parole, buone opere”. Il culto zoroastriano, qui praticato da millenni, si riassume in un solo comandamento. E andando nel sole che abbaglia, nella gloria del disteso mezzogiorno, torno in vertiginosa solitudine alle macchine dei miei compagni di viaggio. Felice. “Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma la proprietà di questa è che a chi vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida: uh!, viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa e d’esser stati quella volta felici”.
 

 

   
Giugno 1951
Dicembre 2020
Maggio 1969
Marzo 1983
Ottobre 1975
Luglio 1993
Aprile 1968
Settembre 2021
Luglio 1966
Luglio 1969
Agosto 1980
Marzo 1970
Agosto 1969
Aprile 1975
Maggio 1980
Settembre 1968
Aprile 1970
Gennaio 2019
Dicembre 1963
Ottobre 2023
Luglio 2022
Dicembre 2011
Luglio 2023
Agosto 1997
Ottobre 2022
Settembre 2023
Novembre 2023
Gennaio 2024
Settembre 2001
Novembre 1985
Marzo 1982
Giugno 2023
Marzo 1848
Agosto 2034
Dicembre 2023
Marzo 2024
Maggio 1974
Febbraio 2024
Agosto 2019
Aprile 2024
Ottobre 1978
Settembre 1974
Settembre 1969
Aprile 1971
Giugno 1966
Febbraio 1971
SIPARIO
APPENDICE
POSTFAZIONE
ANTEPRIMA
POST SCRIPTUM
 
Scarica gratuitamente l’edizione digitale