Settembre
2025
“Sarebbe stato bello...”.
Non aggiungerai una parola in più al telefono,
non vuoi che capisca.
So che sarebbe stato bello,
ma ho mandato in frantumi il gioco.
Sarebbe stato bello immergersi un’altra volta
in un’acqua da brividi,
ancora una volta prima di tutti, prima dei primi raggi di sole.
Salire al ghiacciaio in piena estate,
giocare a nascondino con le marmotte, scoprire un nuovo sentiero,
scendere con l’ultima funivia.
Sarebbe stato bello ai tavoli di quel ristorante
scelto d’istinto dalla tua gioia di vivere.
Sarebbe stato bello, i miei registi da Cahiers du Cinéma
e i tuoi film tratti da una storia vera, i processi,
i colpi di scena.
Sarebbe stato bello come è sempre stato il pomeriggio alle tre.
Sarebbe stato bello con te
Giulietta, Beatrice, Penelope, Bauci.
Sarebbe stato bello, se non fosse finita proprio sul più bello,
quando stavamo per far combaciare tutte le tessere del mosaico.
C’est pas facile la vie.
È stata una fortuna esserci risparmiati un lungo addio.
Cure palliative, edemi, astenia, riospedalizzazioni, depressione,
sete, fame d’ossigeno, intubazione, tracheotomizzazione,
sedazione terminale.
Le pene d’Inferno, prima di bussare alla porta del Paradiso,
essere inghiottito dal Vuoto Cosmico,
annullarmi nell’infinito
Nulla.
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