Il contrassegno disabili sul cruscotto dell’auto. Le
giornate divise tra ricoveri e vita di riposo a domicilio. Sarà
questa la spiegazione dell’impellente bisogno di dissentire,
protestare, ribellarsi, insorgere come si faceva in stagioni
ormai lontane? Il mondo gira in tondo. Torna la simpatia per
l’arte del vandalismo. L’attrazione per il luddismo
in versione aggiornata. La tenera amicizia con la violenza che
ha come bersagli i simboli del dominio, i quotidiani sfrontati,
impuniti crimini contro la dignità dell’uomo. Non
facciamone una malattia.
‘La critica rivoluzionaria di tutte le condizioni esistenti
non pretende di avere il monopolio dell’intelligenza,
ma quello del suo uso’.